Report Centro America

Alle volte le cose nate di getto possono rivelarsi le migliori, questo è uno degli aspetti più interessanti del viaggiare intorno al mondo per pescare.
Rimanendo fermi su ciò che già conosciamo non si va avanti, e questo contraddice completamente lo spirito avventuriero che ha sempre animato chi scrive e/o partecipa a ciò che è riportato in questo piccolo diario virtuale.
Nasce da una decisione presa d'impulso quella che sarà una permanenza di due mesi in Centro America, tra Costarica e Nicaragua.

Prima tappa il Costarica.

Il Costarica ha fama di poter offrire ottimo gamefish, ma a dirla tutta, non è che mi abbia mai attratto più di tanto, forse perchè a guardare, documentandosi sulla rete, non si vedono altro che "americani" che sfoggiano si belle catture , ma che raramente sono state fatte a spinning .
Questo oltre al fatto che per giungere in questi paesi si debba passare per gli USA, ci ha fatto propendere per un set-up molto meno estremo e più vario rispetto all'ultra heavy usato fino a pochi mesi prima nelle insidiose acque di Socotra.


Un paio tra le numerose cuberotte che non sono riuscite a strappare tutto. 

Beh! un po' è stata una scelta azzeccata , un po' ha bruciato veder andare via tutte le Cuberone che forse e dico forse avrebbero potuto essere tanate con un settaggio simil monster GT.
Ma come già detto, questo è stato un viaggio partito senza pianificazione, e con l'intento di passare anche un periodo rilassato in un posto nuovo, con nuovi ambienti e nuove specie con le quali non avevamo mai avuto a che fare prima.

I'inseguimento del primo Rooster non si scorda mai.

Uno studio di non so quale università ha stabilito che il Costarica è il paese con l'indice di felicità più alta al mondo ...... forse è vero, ma se è così probabilmente ciò è dovuto al fatto che i locali vivono molto alle spalle dei "gringos" cercando di salassarli offrendo veramente poco e pretendendo veramente molto, soprattutto se si parla di vile denaro. Questo solo per dire che per riuscire a fare qualche ora di pesca dalla barca abbiamo dovuto pagare cifre decisamente spropositate rispetto al mezzo che ci veniva messo a disposizione, e che quando abbiamo trovato il modo di aggirare tale ostacolo servendoci di un kayak siamo stati vittima di ostruzionismo, tanto da dover rinunciare a pescare, e ovviamente il problema è sorto solo dopo un paio di uscite quando finalmente sono arrivate delle belle catture.

CONTINUA ...