A volte capita di dover trattenere in ogni caso certi esemplari!
Innanzi tutto bisogna sapere che non tutti i pesci sono "uguali", ovvero alcune specie accusano più di altre il cambio di pressione, per esempio, cernie, snapper, coral trout, job fish, insomma, pesci che più raramente troveremo in superficie, accuseranno molto di più il cambio di pressione, rispetto a carangidi o tunnidi, di qualunque specie essi siano. Questo ci fa capire che, se prendiamo un pesce a "top water" il problema non sussiste,mentre se peschiamo a Vertical Jigging, dove spesso ci si trova ad incannare pesci oltre i 150 m, il problema e più che presente.
Le cernie sono tenaci combattenti, ma una volta allontanate dal fondo non è necessario forzarle .
La cosa più importante, soprattutto se il pesce che abbiamo ferrato è piccolo, sarà quella di cercare di non forzarlo, e durante il recupero fare qualche pausa di pochi secondi per far adattare il pesce ed i suoi organi al cambio repentino di pressione. Il danno più riportato, se si cerca di essere"delicati", solitamente è un gonfiore della pancia , ed è un problema facilmente risolvibile.
Al contrario, se si forza eccessivamente la risalita del pinnuto, i danni possono essere irreversibili, e la fuoriuscita degli organi dall'ano, dalla bocca, oppure la fuoriuscita degli occhi dalle cavità oculari, sono l'inequivocabile indice dei danni che il pesce ha subito. Se succede ciò, mettete il cuore in pace e il pesce nella padella perchè tanto prolunghereste soltanto la sua agonia!
Avendo proceduto ad un recupero più attento, nel caso vedeste la pancia gonfia, basterà prendere una cannuccia rigida (per intenderci come quella del succo di frutta, ma di maggiori dimensioni) infilarla nella cavità anale e DELICATAMENTE bucare la vescica natatoria, una volta bucata, sentirete il rumore dell'aria che esce, e vedrete la pancia sgonfiarsi.
Operazione di sgonfiamento della vescica natatoria.
Spesso, basta lo sgonfiamento della vescica natatoria per permettere al pesce di riguadagnare il fondo senza problemi, ma in altri casi si rende necessario provvedere a rianimarlo, anche in questo caso le operazioni da svolgere sono abbastanza semplici.
Sarà sufficiente, trattenere il pesce per la coda, e immerso in acqua, muoverlo avanti e indietro per far scorrere l'acqua nelle branchie dello stesso, quando sentirete che il pesce comincia a reagire potrete lasciarlo andare.
Un GT( Giant Trevally) che ha ritrovato le forze è uno spettacolo commuovente .
Se invece come spesso capita nei mari tropicali vi accorgete che qualcosa vi porta via decine e decine di metri di filo con una frizione tarata a 12kg, bhe... allora dimenticate quanto letto sopra!E pompate ....
In fondo siamo anglers....
Saluti da Federico e NewSchoolFishing crew
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