Solo vertical Jigging ... Rodrigues island - Parte 1° - Introduzione

Come avevamo scritto qualche mese fa il morale le aspettative sulla spedizione, organizzata in due gruppi e della durata di quasi un mese, erano molto alte, Rodrigues non ci ha delusi.
Se è vero che non siamo rimasti delusi, è anche vero che questo affascinantissimo spot tropicale ci ha spiazzato non poco.

Rodrigues è collegata al resto del mondo solo da questo piccolo aereo.

Rodrigues si può definire a tutti gli effetti un posto "pazzo", e questo vale non solo per gli aspetti inerenti la pesca, ma anche tutto il resto è nella sua accezione positiva descrivibile come "pazzo" ... Infatti su quest'isola lontana da tutto, si parla prevalentemente in francese, ma si guida dal lato sbagliato, come fanno gli inglesi, e la moneta locale è la rupia, anche la gente è particolare, e non mancano vari personaggi da antologia .... e noi tra i "pazzi" ci siamo trovati molto bene.

A volte il trecciato fa la parrucca ...

Pescare nelle acque di questo pezzo di oceano indiano non è per tutti, infatti l'onda lunga può dare problemi anche a chi è ben preparato fisicamente, cosa che è capitata anche a qualcuno di noi.

Starlight al collo per la sicurezza e occhiali scuri per combattere la fotofobia data dal mal di mare.

Parlando finalmente di vertical, il modo migliore per affrontare questo mare è quello di affidarsi all'esperienza degli equipaggi locali, bisogna dimenticarsi i pass, i reef e i corner, qui si pesca su bank e plateau molto estesi, ne consegue quindi, che non si hanno riferimenti in superficie e che, o si è in possesso di mark e waypoint collaudati, o si pesca nel nulla.
Per nostra fortuna sia il primo gruppo che il secondo sono stati accompagnati da equipaggi molto preparati e poco invadenti, cosa che ci ha permesso comunque di impostare le battute di pesca alla nostra maniera, la cosa in effetti ha pagato, non è nel nostro stile farci scarrozzare per il mare come turisti.

Nicola gestisce un bel pesce con la HOTS fake lez 50 h e stella 20000 sw.

Quando si ha a disposizione un periodo limitato di tempo per pescare, come in un viaggio di pesca, bisogna sfruttare al massimo le ore che si hanno a disposizione, pescando se possibile anche di notte in deriva o trainando durante gli spostamenti tra uno spot e l'altro.

Una delle prime "doppiette" della nostra spedizione.

I maestri giapponesi che frequentano queste acque, ci diceva un ragazzo imbarcato come guida sul Black Marlin, fanno sessioni di tre giorni overnight, rifocillandosi con carne secca e Coca Cola, noi purtoppo dovevamo tornare a terra per la notte , ma per il tempo che siamo stati in barca non abbiamo fatto pause dando tutto e conquistando la stima dell'equipaggio, che sembrava sorpreso nel vedere quanto dei ragazzi relativamente giovani potessero pescare duro ... la sera, per rientrare in porto, dovevano implorarci di smettere.


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