Che l'Oman sarebbe stato un posto difficile per pescare l'avevamo già messo in conto, anzi, il fatto di non sapere esattamente a cosa saremmo andati incontro, a livello di pesca, ci ha ulteriormente stimolati a intraprendere questa esplorazione in luoghi dove nessuno finora aveva mai lanciato esche artificiali.
Il nostro viaggio è stato, oltre che una bella avventura di pesca, una stupenda esperienza tra amici, in un posto tanto duro quanto bello, dove abbiamo conosciuto pescatori eccezionali, prima guide di pesca, e poi diventati grandi amici.
La mattina del secondo giorno siamo già in barca, e subito proviamo a jiggare, allamo un pesce alla seconda calata, dopo poco vedo che è un cobia sui 25 kg e si slama, poi più nulla, finché Rasheed non avvista un branco di delfini, ci si porta in mezzo e comincia a trainare con un kona artigianale di mezzo kilo, da buoni pescatori fighetti protestiamo e torniamo a jiggare.
Al rientro,un po demoralizzati, arrivano due barche che ci scaricano davanti 700 kg di tonni in pezzi dai 30 ai 70. Questi pescatori parlano inglese, e ci spiegano che la pesca avviene avvistando i delfini, andando in mezzo al branco e lanciando una sarda a mano; se non si prendono tonni si cambia branco si delfini ...... Ci sentiamo stupidi ma la cosa ci carica.
Nei giorni seguenti conosciamo altri pescatori e diventiamo amici, ma quelli più anziani (e più esperti), ci fanno capire che quando si prendono i tonni, non vogliono nessuno in barca, anche perché in una mattina possono arrivare a guadagnare somme impensabili.
Il nostro problema, è che la nostra barca non ha il gps, e Rasheed non si allontana molto dalla costa per cercare i delfini, mentre chi trova i tonni, generalmente li trova tra le 30 e le 50 miglia dalla costa.
Per rilassarci un po, decidiamo di andare sull'isola di Masirah, ma già a 30 km da Ras Al Had, vediamo che il mare è rosso, e arrivati a masirah constatiamo con rassegnazione che c'è Red tide praticamente ovunque.
Troviamo qualche baietta riparata e pendiamo orate e spangled emperor di piccola taglia. Troviamo altri punti più aperti dove l'acqua è pulita, ma la red tide è a 50 metri da riva, e infatti nonostante la splendida conformazione dello spot, prendiamo poco.
Il nostro problema, è che la nostra barca non ha il gps, e Rasheed non si allontana molto dalla costa per cercare i delfini, mentre chi trova i tonni, generalmente li trova tra le 30 e le 50 miglia dalla costa.
Per rilassarci un po, decidiamo di andare sull'isola di Masirah, ma già a 30 km da Ras Al Had, vediamo che il mare è rosso, e arrivati a masirah constatiamo con rassegnazione che c'è Red tide praticamente ovunque.
Troviamo qualche baietta riparata e pendiamo orate e spangled emperor di piccola taglia. Troviamo altri punti più aperti dove l'acqua è pulita, ma la red tide è a 50 metri da riva, e infatti nonostante la splendida conformazione dello spot, prendiamo poco.
Peccato perché il posto deve essere ottimo,un misto di sabbia roccia corallo con il fondale che scende a 30 metri da riva. Cè inoltre da considerare che la red tide cè da ormai sei mesi, talvolta alcune zone si puliscono grazie al vento che la spazza via, ma è difficile trovare pesce in queste condizioni. La sera gironzoliamo nel porto dove l'acqua è pulita e sorpresa: troviamo un branco di mini GT in caccia, ne facciamo uno via l'altro. Evidentemente ci sono, ma con questo mare chissà dove sono andati.
La mattina seguente ritorniamo a Ras al haad, decisi a fare cinque giorni a cercare i tonni e nient'altro.
La mattina seguente ritorniamo a Ras al haad, decisi a fare cinque giorni a cercare i tonni e nient'altro.
CONTINUA....... clikka quì